Abstract
Il Complesso gabbrico di Ivozio può fornire importanti tasselli per la ricostruzione dell'evoluzione geodinamica della crosta continentale, con particolare riguardo alla subduzione e collisione mesozoico-terziarie, grazie all'alta reattività chimica in condizioni di alta pressione e bassa temperatura e all'età carbonifera del protolite, che permette di tracciarne una lunga parte dell'evoluzione strutturale e metamorfica. La conservazione di quest'evoluzione dipende in gran parte dall'eterogeneità delle trasformazioni strutturali e metamorfiche. Con lo scopo di individuarle alla scala di tutto il complesso è stato eseguito un rilevamento geologico-strutturale di dettaglio che ha permesso di riconoscere almeno tre fasi deformative duttili sviluppatesi in condizione di alta pressione e bassa temperatura tra 60-70 Ma fa.
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