Abstract
Le rocce carbonatiche sono molto eterogenee dal punto di vista petrofisico. A causa di specifici processi deposizionali e diagenetici, le proprietà petrofisiche variano rapidamente all'interno delle formazioni geologiche carbonatiche.
Le metodologie di analisi ed interpretazione, sviluppate in reservoir sandstone, dovrebbero essere riesaminate e corrette per una migliore valutazione dei giacimenti carbonatici.
L'integrazione carote-log, intesa come l'uso combinato delle due metodologie di investigazione, diventa indispensabile in questi particolari reservoir.
Questo studio, realizzato da Eni E&P e l'Università di Trieste, è principalmente metodologico e si propone di dimostrare che un'interpretazione petrofisica integrata possa fornire una più chiara comprensione del network poroso e dare risultati più affidabili rispetto ad una interpretazione "tradizionale" condotta usando solo dati log.
Questo tipo di approccio è stato applicato ad un caso reale rappresentato da un reservoir carbonatico italiano (Campo di Cavone, Modena), sviluppato in passato da Eni E&P, per il quale si dispone di una grande quantità di dati: analisi di carote (routine e speciali), log e dati di produzione. L'analisi e l'interpretazione integrata hanno permesso di: confrontare dati di porosità log con dati di porosità da carota;
calcolare una più corretta saturazione in acqua con incertezza ridotta utilizzando i reali valori dell'esponente di cementazione (m) al posto di un valore constante usato nella valutazione precedente;
creare un modello di elettrofacies (integrando le facies log-carota con il modello sedimentologico) da propagare in pozzi non carotati;
derivare una curva di permeabilità sulla quale impostare un cut-off per meglio definire gli intervalli pay.
Keywords
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