Abstract
A Monte Messapion (Chalkida, Grecia) affiora una continua successione stratigrafica di età Triassico Superiore-Giurassico Inferiore. La sezione consiste in circa 710 m di classici cicli peritidali shallowing upward, in cui la persistenza delle facies e l'assenza di cambiamenti paleoambientali nell'intervallo stratigrafico contenente il limite Triassico-Giurassico (T/J) hanno permesso un accurato studio delle distribuzioni dei microfossili di ambiente di mare poco profondo. Il limite T/J nella porzione superiore della sezione è stato posto in corrispondenza della concomitante (a) scomparsa di Triasina hantkeni, (b) definitiva scomparsa delle faune a megalodontidi, (c) presenza delle prime associazioni di microfossili del Giurassico Inferiore. Il cambiamento nella composizione paleontologica avviene repentinamente e non sembra causare o, viceversa essere prodotto, da alcuna concomitante modificazione nell'organizzazione ciclica delle facies. Uno studio stratigrafico integrato (biostratigrafia ed analisi di facies) applicato ad un intervallo di 290 metri (58 metri sotto il limite T/J e 232 al di sopra), ha permesso di studiare in dettaglio le relazioni tra le variazioni biologiche (record paleontologico) e la registrazione sedimentaria (variazioni nella ciclicità peritidale) in ambiente di piattaforma carbonatica interna. In particolare, l'analisi delle microfacies nell'intervallo stratigrafico successivo al limite T/J, ha permesso di mettere in evidenza alcuni cambiamenti che hanno interessato i principali produttori di carbonato: la quasi totalità di micrite costituente la porzione subtidale dei cicli peritidali shallowig upward risulta infatti rappresentata da un complesso misto di automicrite e cementi, dove la componente bioclastica è quasi assente.
Queste osservazioni preliminari suggeriscono che la crisi biologica del Triassico terminale ha modificato non solo la composizione delle flore e delle faune marine, ma ha giocato anche un ruolo determinante nella configurazione della carbonate factory dell'Hettangiano inferiore. Quanto questa nuova tipologia di produttività carbonatica abbia condizionato la successiva evoluzione delle piattaforme carbonatiche giurassiche è un interrogativo che potrà trovare spiegazione solo attraverso una dettagliata descrizione e comprensione dei complessi meccanismi di funzionamento della produzione carbonatica dell'Hettangiano inferiore. Questa vede intimamente intrecciarsi meccanismi biologici (organismi, processi metabolici, etc.) e fisici (chimismo, salinità, circolazione delle acque, etc.).
Inoltre solo uno studio della distribuzione di queste facies carbonatiche in altri sistemi di piattaforma nell'area tetidea potrà permettere di verificare la loro valenza regionale o globale e quindi una loro coretta interpretazione.
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