Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 24/2013

Empirical relationships to predict the runout of flow-type landslides in pyroclastic deposits in Campania region (Southern Italy)

Melania De Falco (*), Giuseppe Di Crescenzo (**) & Antonio Santo (**)
(*) Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse, Università di Napoli Federico II. (**) Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale, Università di Napoli Federico II.


Volume: 24/2013
Pages: 86-88

Abstract

Relazioni empiriche per la definizione del runout delle colate rapide in Campania. Le frane da colata rapida in depositi piroclastici hanno causato numerose vittime ed ingenti danni in Campania. L’attenzione rivolta a tali eventi catastrofici ha condotto ad una sempre maggiore conoscenza dei meccanismi di innesco, della valutazione della capacità di invasione e della magnitudo delle frane (volumi e velocità). Questa nota illustra un approccio empirico per la stima del runout delle frane da colata rapida mediante l’applicazione dell’“angle of reach”, angolo definito dalla linea di energia che unisce il coronamento e l’unghia della frana. Esso è stato calcolato per un elevato numero di casi (circa 300) verificatesi in tre diversi contesti geologici: quello vulcanico, in cui il substrato è caratterizzato da tufi e/o lave (Contesto A: Campi Flegrei, Ischia e Somma-Vesuvio), quello flyschoide (Contesto B) e quello carbonatico (Contesto C: Penisola Sorrentina, Monti Picentini, Pizzo d’Alvano e Monti di Avella). Nei tre settori, il valore di angle of reach è risultato più elevato per le frane sub-triangolari dei versanti carbonatici e per quelle che interessano il contesto vulcanico (A); in questi casi, quindi, il runout è relativamente limitato con frane che si arrestano spesso alla base dei versanti. Valori molto più bassi dell’angle of reach si hanno invece per le frane incanalate del contesto “C” e per quelle del contesto “B”, dove di conseguenza si hanno maggiori avanzamenti del cumulo. Le differenze nel runout sono da ricercarsi nelle caratteristiche geomorfologiche dei versanti, nei volumi mobilizzati e soprattutto nella stratigrafia e nelle condizioni di saturazione delle piroclastiti coinvolte. La distribuzione dei punti rappresentativi del rapporto H/L, per ogni contesto, segue delle curve di approssimazione con un ottimo grado di correlazione. La conoscenza del possibile runout può essere importante per definire le aree di massima invasione e, quindi, il diverso livello di rischio.

Keywords


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