Abstract
Non è purtroppo argomento nuovo che le Scienze della Terra siano caratterizzate da uno stato di sofferenza nell'ambito dei vari livelli della formazione scolastica italiana, situazione che certamente si ripercuote anche sulla mancanza di interesse da parte degli studenti nell'iscrizione ai corsi di laurea in Scienze Geologiche. Le ragioni di questo stato di sofferenza sono certamente molteplici, ma diverse indagini hanno evidenziato come mentre altre aree scientifiche (come la chimica, la fisica e la matematica) erano attivamente impegnate con le scuole oltre che supportate dal MIUR con il Progetto Lauree Scientifiche, la geoscienze sono rimaste ai margini o escluse. La mancanza di iniziative legate al PLS, solo dal 2015 allargato alle Scienze della Terra, non è stata inoltre sostituita, purtroppo, da un'attenzione del mondo accademico, lasciando gli insegnanti senza contatti, senza supporto e con l'idea forse che le geoscienze fossero di poco interesse per la scuola italiana e la società. Fortunatamente i primi cambiamenti cominciano a vedersi e la stessa comunità scientifica sta affrontando con determinazione le diverse problematiche.
Esistono molti casi di ottime sinergie tra università e scuola o scuola e musei universitari in Italia ma ancora, purtroppo, spesso isolati o con poca continuità, in quanto lasciati alla buona volontà dei ricercatori coinvolti o degli insegnanti interessati. Una comunità docente dominata da laureati in biologia o altre lauree non geologiche o naturalistiche, non ha ricevuto quindi sufficiente aiuto per l'insegnamento delle Geoscienze. Gli insegnanti hanno bisogno di iniziative di loro interesse che possano utilizzare nel lavoro di tutti i giorni (seminari e attività laboratoriali, escursioni, visite a musei, stage per gli studenti, materiale didattico facilmente utilizzabile), ma anche di essere coinvolti nella ricerca educativa delle Geoscienze, con collaborazioni attive, progetti innovativi a livello locale-nazionale-internazionale e un dottorato di ricerca a loro riservato in cui crescere professionalmente.
Il raccordo tra le esperienze di insegnamento delle scienze della Terra, ancorché basate sui più moderni approcci e tecniche didattiche è quindi ancora debole. La comunità delle Geoscienze in Italia, non aveva sino ad ora dedicato troppa attenzione al problema e alle sue ripercussioni. Scarsa è quindi anche la pubblicazione scientifica dei risultati della ricerca nell'ambito della didattica disciplinare, in quanto difficilmente essa trova collocazione sia nelle riviste scientifiche s.s., che privilegiano specifiche tematiche legate alla ricerca di laboratorio o di terreno, sia nelle riviste di carattere educativo pedagogico, che privilegiano gli aspetti psicologici e dell'apprendimento. D'altra parte, quanti sono i ricercatori che possono permettersi di spendere troppo tempo su argomenti sui quali non c'è interesse e riconoscimento accademico e i cui risultati, contrariamente a quanto avviene nel mondo anglosassone, difficilmente riescono a pubblicare?
È necessario quindi affrontare il problema su diversi fronti: da una parte entrare maggiormente in contatto con gli insegnanti, dall'altra riconoscere il ruolo svolto dai ricercatori che mantengono vive e fanno crescere queste collaborazioni.
Da qualche anno, diverse sono le iniziative che vedono un impegno sempre maggiore della comunità scientifica nella ricerca di nuove strategie didattico-disciplinari (dottorati, tesi di laurea magistrale) e parallelamente nell'analisi della situazione attuale per quanto riguarda gli insegnamenti di Scienze della Terra nella scuola secondaria di primo e secondo grado e anche nelle fasce più giovani (scuola primaria e dell'infanzia). Negli ultimi anni sono state organizzate sessioni poster (ed exhibit) ad esempio nei convegni Geoitalia (Torino 2011; Pisa 2013) o SGI-SIMP (Milano 2014) che hanno dimostrato l'interesse degli insegnanti a mettersi in gioco presentando sperimentazioni scolastiche o metodi didattici innovativi.
Il convegno SGI-SIMP, tenuto a Milano il 10-12 settembre 2014, ha ospitato la sessione poster dedicata alla didattica e divulgazione delle Geoscienze (Le Geoscienze a scuola), l'exhibit di sperimentazioni didattiche (le mani nella Terra) e un workshop congiunto (Geoscience outreach and education) in collaborazione con l'INGV. Gli organizzatori, tra cui erano presenti anche membri dell'ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali), hanno lavorato insieme creando delle sinergie interessanti e durature (http://www.unicam.it/geologia/legeoscienzeascuola2014/). L'iniziativa è stata fortemente supportata dai Presidenti delle società organizzatici del convegno, SGI e SIMP (prof.ssa Elisabetta Erba e prof. Bernardo Cesare), fornendo spazi, supporto e soprattutto fiducia e incoraggiamento, per rendere la sessione interessante sia per gli insegnanti che per i ricercatori, con poster e exhibit che hanno attirato l'attenzione di tanti: li ringraziamo per l'attenzione che hanno dimostrato a questa iniziativa!
Stiamo forse crescendo, e alla richiesta di insegnanti e colleghi di organizzare altre iniziative legate alla didattica nelle loro città e in altri convegni, diamo intanto appuntamento per "Le Geoscienze a Scuola" (7-9 settembre 2016) a Napoli nell'ambito del convegno della Società Geologica Italiana e a Rimini (11-16 settembre 2016) per la sessione "Museums and teaching mineral sciences" nell'ambito dell'EMC2016 – European Mineralogical Conference.
La Società Geologica Italiana ha accolto poi con entusiasmo la proposta di pubblicare un volume dei Rendiconti Online, in cui protessero essere raccolti i contributi scientifici proposti da ricercatori e insegnanti intervenuti al convegno 2014. Per favorire una maggiore collegamento tra comunità scientifica accademica e mondo degli insegnanti si è deciso di pubblicare anche le note brevi, riferite a singole esperienze di insegnamento e di divulgazione, realizzate da diversi soggetti (insegnanti, associazioni, docenti universitari), che forniscono esempi e spunti interessanti.
Con questo numero interamente dedicato alla didattica delle Scienze della Terra dei Rendiconti Online della Società Geologica Italiana, rivista internazionale riconosciuta dai principali database internazionali, ci auguriamo si incrementino le ricerche e le iniziative finalizzate ad una sempre maggiore diffusione delle Scienze della Terra nelle scuole, non solo ai fini della conoscenza ma anche dell'educazione alla tutela ambientale e ai rischi geologici. Il coinvolgimento di più ricercatori a lavorare sui temi della Geoscience education permetterà certamente una migliore interazione con gli insegnanti. Malgrado le difficoltà della scuola italiana, essi sono per noi sempre fonte di ammirazione, per il loro entusiasmo, la dedizione, la professionalità e l'inventiva che mettono tutti i giorni nel loro lavoro.
Dedichiamo quindi a loro, e ai loro studenti, questo volume.
Eleonora Paris & Manuela Pelfini
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