Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 24/2013

Seismic Permanent Ground Deformations: earthquake-triggered landslides in Molise Apennines

Giovanni Forte (*), Silvia Fabbrocino (**), Filippo Santucci de Magistris (*) & Francesco Silvestri (°)
(*) StreGa Lab, Dept. Di.Bi.T., Università del Molise, Termoli (CB). (**) Dept. DiSTAR, Università degli Studi di Napoli Federico II. (°) Dept. DICEA, Università degli Studi di Napoli Federico II.


Volume: 24/2013
Pages: 134-136

Abstract

Deformazioni sismiche permanenti del suolo: frane sismoindotte nell’Appennino Molisano. In questo lavoro è illustrato un modello di stabilità distribuito per la valutazione della suscettibilità all'innesco di frane sismoindotte e degli effetti sulle infrastrutture strategiche presenti sul territorio. La metodologia si basa su relazioni derivate dal modello di NEWMARK (1965) ed è sviluppata a piccola scala (1:100.000) in ambiente GIS. La procedura è stata applicata ad un settore dell’Appennino Meridionale compreso nella Provincia di Campobasso (Italia Meridionale), sia per la prossimità di importanti sorgenti sismogenetiche attive sia per la sua elevata franosità. Il terremoto di S. Anna del 1805 (Mw 6.62 ± 0.11), tra i più rilevanti documentati in tale area, è stato adottato come input dell’analisi di scenario sismico. La definizione della variabilità territoriale dell’accelerazione critica (ac) ha consentito di quantificare gli spostamenti permanenti del suolo (PGD), e di individuare le aree a rischio più elevato, ove implementare analisi di stabilità più affinate e complesse per la stima della vulnerabilità sismica delle strutture ed infrastrutture strategiche.

Keywords


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