Abstract
Nel 2016 ricorreva il centenario della nascita di Bruno Accordi, figura centrale per geologia romana e italiana a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Tra i diversi contributi e materie analizzate
in una lunga carriera 'vecchio stampo', realmente caleidoscopica e onnivora, Accordi ha avuto anche il merito di aver rilanciato per primo l'interesse per le radici identitarie delle nostre discipline in Italia. A partire dagli anni sessanta del secolo scorso, Accordi ha pubblicato sistematicamente sulla rivista Geologica Romana, giornale da egli stesso fondato nel 1962 per rendere noti i nuovi progressi fatti nello studio dell'Appennino, numerosi contributi su figure italiane centrali per il primo avanzamento delle Scienze della Terra sensu lato.
Il presente contributo vuole essere un tributo al grande geologo e alla sua opera in campo della Storia della Scienza, che lo vide impegnato e appassionato negli ultimi anni di vita, lasciando un esempio da seguire e solide fondamenta per studi futuri in materia.
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