Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 22/2012

Late orogenic thrust-related antiforms in the western portion of Northern Apennines (Parma Province, Italy): geometries and late Miocene to Recent activity constrained by structural, thermochronological and geomorphologic data

Mirko Carlini (*), Luca Clemenzi (*), Andrea Artoni (*), Alessandro Chelli(*), Paolo Vescovi (*), Massimo Bernini (*), Claudio Tellini (*), Luigi Torelli (*) & Maria Laura Balestrieri (°)
(*) Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Parma, Parco Area delle Scienze 157/A, 43124 Parma, Italia. (°) CNR, Istituto di Geoscienze e Georisorse, via La Pira 4, 50121 Firenze.


Volume: 22/2012
Pages: 36-39

Abstract

Antiformi legate a thrusts tardo-orogenici nella porzione occidentale dell'Appennino Settentrionale (Provincia di Parma, Italia): geometrie e attività dal Miocene superiore al Recente vincolate con dati strutturali, termocronologici e geomorfologici. Nell'ambito delle ricerche indirizzate allo studio dell'evoluzione dell'Appennino Settentrionale dal Miocene al Recente è stata intrapresa un'indagine che ha integrato dati geologico strutturali (sia di sottosuolo sia di superficie), termocronologici e geomorfologici, a seguito di evidenti connessioni tra processi di denudamento pleistocenici-olocenici (principalmente frane e Deformazioni Gravitative Profonde di Versante - DGPV) e strutture antiformi presenti nella porzione dell'Appennino Settentrionale che ricade all'interno della provincia di Parma (Chelli et al., in stampa). Il presente studio ha lo scopo di indagare la geometria e l'età d'inizio dello sviluppo di tali strutture che appaiono deformare tutte le unità tettoniche presenti nella zona investigata, a partire dalle più profonde (Unità Tosco-Umbre) alle più superficiali (Unità Subliguri e Liguri). E' risultato che le antiformi in questione sono legate all'attività di una serie embricata di cinque thrusts ciechi e fuori sequenza che si possono tracciare sino a profondità di circa 20 km e che immergono verso SO, dislocando tutte le principali unità tettoniche presenti sul versante nordorientale dell'Appennino Settentrionale. Inoltre, i dati termocronologici in corrispondenza delle medesime antiformi hanno evidenziano che i processi di esumazione sono iniziati intorno ai 10 M.a. nelle porzioni interne (thrusts A, B) ed intorno ai 5 M.a. nelle porzioni esterne (thrust B, C). Si è potuto concludere che le strutture antiformi tardo-orogeniche sono associate, dunque, a sovrascorrimenti profondi, la cui attività ha influenzato i processi di esumazione e denudamento del settore studiato dell'Appennino Settentrionale a partire dal Miocene superiore sino all'attuale. Questi risultati sono promettenti per impostare successive indagini volte a quantificare i processi di esumazione e denudamento durante le fasi tardo-orogeniche dell'Appennino Settentrionale.

Keywords


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