Abstract
The European Research Council Starting Grant GLASS: sviluppo di infrastrutture e risultati iniziali.
Lo Starting Grant, St.G., dell'European Research Council, ERC, ha come finalità quella di aiutare i giovani ricercatori, che hanno dimostrato la capacità di essere research leaders, a costruire la propria ricerca in Europa in maniera indipendente (http://erc.europa.eu/starting-grants). Lo St.G. è un finanziamento a lungo termine molto attrattivo, fino a 1.5 M di Euro in cinque anni, che è assegnato a un ricercatore per iniziare o consolidare il proprio gruppo di ricerca all'interno di un istituto ospitante. In questo lavoro si presenta il progetto ERC GLASS, "InteGrated Laboratories to investigate the mechanics of ASeismic vs. Seismic faulting", che ha come istituto ospitante l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma e come secondo beneficiario l'Università di Perugia. L'obiettivo del progetto è di caratterizzare su diversa scala i processi chimico-fisici responsabili della deformazione sismica e asismica e di descrivere l'evoluzione di questi processi nel tempo e nello spazio.
Strategie efficaci per sviluppare una ricerca innovativa sono acquisire dati ad alta risoluzione sui fenomeni da caratterizzare o lavorare a condizioni sperimentali ancora inesplorate. A tal fine, i primi due anni del progetto GLASS sono stati spesi nell'implementazione e nello sviluppo di nuove infrastrutture di ricerca. In particolare è stata potenziata la rete sismica dell'Appennino Settentrionale mediante l'installazione di tre sismometri in pozzo. Allo stesso tempo è stato progettato e costruito un prototipo di apparato sperimentale molto versatile e in grado di misurare le proprietà meccaniche e fisiche (p. es. proprietà idrauliche, di attrito ed acustiche) di campioni di roccia anche di grandi dimensioni (p. es. nell'ordine di alcune decine di centimetri). L'altra parte della ricerca è stata sviluppata per caratterizzazione i processi deformativi e le proprietà dell'attrito di faglie ricche in carbonati e fillosilicati. Le complessità delle zone di faglia e l'eterogeneità delle proprietà dell'attrito suggeriscono una deformazione multimodale (scivolamento sismico, eventi multipli, creep asismico) di queste strutture. Superfici principali di scivolamento, molto sottili, < 1 mm, continue e ben definite rispetto alla roccia di faglia, sono interpretate come la testimonianza di antichi terremoti preservati nella roccia.
Nei prossimi tre anni di progetto dati di terreno e nuovi dati di laboratorio saranno integrati con i dati sismologici ad alta risoluzione della rete sismica dell'Appennino Settentrionale, per meglio caratterizzare la deformazione sismica e asismica a la loro interazione.
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