Abstract
Strutture ereditate e tettonica attiva al limite Nord-Appennino- Pianura Padana: i terremoti dell'Emilia del 2012.
La sequenza sismica iniziata nel Maggio 2012 ha riportato l'attenzione sulla sismicità della Pianura Padana, un'area densamente abitata e con una esposizione particolarmente elevata rispetto ai terremoti, pur essendo la sismicità dell'area da bassa a moderata. Le due scosse principali, del 20 e 29 maggio 2012, di magnitudo rispettivamente pari a 5.9 e 5.8, hanno coinvolto una vasta porzione dell'Arco ferrarese. È stata reinterpretata una sezione sismica a riflessione che attraversa l'area epicentrale e alla luce di questa, delle caratteristiche dei due eventi sismici principali e delle relative repliche, sono stati analizzati i dati di letteratura disponibili sull'assetto tettonico dell'area. Un aspetto che potrebbe aver giocato un ruolo è la coesistenza, nel sottosuolo della Pianura Padana, di strutture tettoniche profonde, ereditate da precedenti fasi tettoniche, e di sovrascorrimenti più recenti e superficiali. Le prime influenzano e condizionano lo stile strutturale e la cinematica dei secondi, sovrastanti. Viene infine discusso il possibile coinvolgimento delle strutture profonde nelle sequenza dell'Emilia del Maggio 2012, e gli eventuali condizionamenti sulla localizzazione delle scosse principali e sulla distribuzione della sismicità ad essi associata.
Keywords
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